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Lo scorso 27 gennaio si è celebrato il settantaquattresimo anniversario della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz . Questa ricorrenza è per l’Istituto Marta Minerbi particolarmente significativa; il nome stesso del nostro istituto esprime l’intenzione chiara di promuovere una cultura di pace e, assieme a ciò, di diffondere la consapevolezza che questa pace non è una condizione scontata.
I docenti nelle scorse settimane hanno tradotto questa missione in moltissimi interventi didattici impegnativi e significativi che hanno coinvolto i bambini e le bambine delle scuole elementari e i ragazzi e le ragazze della scuola media, i quali hanno espresso le loro emozioni, hanno riflettuto, hanno posto e si sono posti domande non banali.
Capire l’Olocausto significa custodire la grave cognizione che l’uomo è stato capace anche di questo.
Grazie al gruppo “Quante storie”, all’associazione “Attori per caso” per il prezioso contributo che hanno dato, grazie al Comune che ha coordinato i loro interventi, grazie ai docenti e soprattutto grazie ai bambini e ai ragazzi che si sono lasciati guidare con partecipazione e fiducia in questo impegnativo percorso.
[…] Meditate che questo è stato:
vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
stando in casa andando per via,
coricandovi, alzandovi.
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
la malattia vi impedisca,
i vostri nati torcano il viso da voi.
Scienze DIS-UMANE, 1938-2018 Un passato ancora presente. I giovani ricordano la Shoah